Il progetto della Piazzetta Borgata Giardini si configura come uno stralcio funzionale rispetto alla possibilità di un intervento di riqualificazione più generale che comprende tutto il “brano urbano” che costeggia il Torrente Calopinace a sud della città, sull’asse della via Pio XI. Il quartiere è caratterizzato da un insediamento di case basse a un piano, progettate peri i dipendenti delle Ferrovie dello Stato. Attualmente l’area presenta forti criticità generate da uno stato di degrado architettonico che negli anni si è stratificato stravolgendo la tipologia edilizia originaria con l’uso sconsiderato di superfetazioni.
Seppur parziale l’intervento si prefigge il raggiungimento di obiettivi e strategie importanti per la riqualificazione del centro urbano e si traduce principalmente nella necessità di costruire condizioni insediative sostenibili sul piano della qualità della vita per la popolazione residente e per le aree adiacenti. L’azione di risanamento degli spazi pubblici costituisce sicuramente un elemento importante nel processo d’identificazione e di appartenenza dei cittadini ai propri luoghi.
Il perimetro della piazza è da considerare un puro spazio di margine, da un lato l’assenza di fronti urbani e l’affaccio dei retri delle abitazioni e dall’altro il muro di recinzione che chiude sul lato della via Pio XI e corre per tutto il bordo, questo fa si che l’area è uno spazio impraticabile e invivibile.
LA PIASTRA
Rappresentano il nuovo suolo Urbano. Sono stati pensati con una geometrie semplice dalle linee pulite. La pavimentazione in pietra di Lazzaro con solida una modalità costruttiva ormai identificativa della città di Reggio Calabria.
IL PORTALE D'INGRESSO
E’ costituito da un’ampia pensilina che contiene:
- L’edicola posta all’interno di un volume pensato come morfema ed elemento catalizzante. L‘uso dell’elemento architettonico in muratura mira a dare un maggiore valore estetico rispetto all‘attuale elemento prefabbricato.
- La fermata dell'autobus. Questo dispositivo architettonico individua uno spazio coperto in corrispondenza dell’attuale fermata dell‘autobus, al di sotto del quale trovo posto una panchina, un piccolo volume che si incastrata tra igradini.
LE SEDUTE
Pensate come elementi monolitici e realizzate in opera saranno rivestite anch’esse in pietra di Lazzaro.Il loro disegno è pensato come prosecuzione del suolo che si scolla dalla quota di calpestio con una forma inclinata e si sagoma con una forma parallelepipeda sospesa, dettaglio sottolineato da una lama di luce.
I LAMPIONI
I totem-landmark sulla piazza ospitano i corpi illuminanti che si auto-alimentano mediante accumulatori di energia ricaricabili attraverso pannelli foto voltaici posti in testata. La luce avrà un ruolo, non solo funzionale, ma è pensata come modellatrice di spazialità e ‘effetti’ notturni’adeguati all'area. La luce mediante comando remotizzato, come una vera e propria regia, può attivare scenari differenziati a secondo dell'utilizzo della Piazza. Questo consente anche un controllo efficiente dei consumi. Realizzati in Alluminio pressofuso verniciato con finitura effetto ghisa. Questi elementi dal punto di vista architettonico si allinemento sulla linea di gronda degli edifici esistenti, diventando nello stesso tempo quinta urbana.
LE AREE ATTREZZATE E IL VERDE PUBBLICO
Il verde di progetto si integrerà con quello esistente. Le essenze presenti nella Piazza, infatti saranno mantenute e potenziate con un sistema diVerde Raso all’interno di aree tematiche attrezzate e un sistema di nuove alberature, poste come schermatura davanti al piccolo edificio che ospita gli Spogliatoi del Polo Sportivo e davanti alla rete dei campetti sul lato della Via Pio XI.
disegnato: 2016
concorso: 2° premio
cliente: Comune di Reggio Calabria (RC)
team:
Michele Seminara,
Fabio Monteleone,
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